Quella delle scuole paritarie in Italia è una vicenda che da anni poggia sulla contrapposizione con le scuole statali.
In realtà le scuole paritarie, insieme alle statali, consentono di tracciare una linea precisa in tema di libertà e scelta educativa.
Sono elementi quali il pluralismo e la flessibilità ad uscire vincenti dalla proposta scolastica pubblico-privato, paritaria-statale, che in verità è sinonimo di maggiori opportunità e non dualismo in termini negativi.
Una scelta educativa più ampia non può che consentire alle realtà statali, al pari di quelle paritarie, di vivere in perfetto equilibrio, prendendo le mosse dalla legge 62 del 2000 relativa alle “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”.
La scuola paritaria rappresenta una rete di competenze innovative, in grado di rispondere ai necessari cambiamenti imposti dalla società. Parliamo di un percorso formativo che risponde alle sfide educative fornendo risposte di qualità.
Pro e Contro delle Scuole Paritarie Italiane
Alle paritarie va riconosciuto un sistema ricco di storia, che si è radicato all’interno delle comunità. Un modello educativo che offre una qualità formativa apprezzata a livello europeo.
Per contro deve essere valutata la presenza di realtà che non superano i controlli e sono soltanto dei “diplomifici” o ancor peggio realtà fantasma. Non sono rari i casi in cui nelle scuole paritarie i metodi di scelta degli insegnanti sono discutibili, realizzati con pratiche che possono essere considerate quasi al limite dello sfruttamento lavorativo.
Novità sulle Scuole Paritarie
Per la prima volta lo scorso anno il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha dedicato al sistema delle scuole paritarie un Piano straordinario di ispezioni. In seguito alla verifica, messa a punto in 288 scuole, sono state 27 le revoche della parità, mentre in 145 casi gli ispettori hanno rilevato solo alcune problematiche da sanare.
Nell’ultima Legge di Bilancio dello Stato è stato considerato il finanziamento anche a favore delle scuole paritarie, che rappresentano un interessante crogiolo di valori, educazione ed amore per l’istruzione. Come ha spiegato il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli in tema di finanziamenti «Abbiamo considerato anche le scuole paritarie quelle davvero fidate e accreditate, superando anche alcune situazioni che si sono verificate nel tempo. Credo che il rispetto delle scuole paritarie continui ad essere un elemento di avanzamento democratico».
Anche le scuole paritarie potranno accedere ai fondi PON, messi a disposizione dall’Unione Europea, e come diretta conseguenza partecipare ai bandi in corso.
La scelta mette a segno una svolta importante, come sottolinea il Miur, per realizzare una «una scuola aperta, inclusiva e innovativa».