Benché l’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952 numero 645, detta anche Legge Scelba, particolare attenzione va rivolta all’ostentazione con cui oggi i movimenti neofascisti stanno conquistando uno spazio non solo nell’ambito politico ma anche nella mente dei più giovani.
Intolleranza, razzismo, discriminazione sono delle realtà odierne, sempre più presenti tra i ragazzi.
Proprio l’altro giorno Marzo 2017, un’aggressione contro degli immigrati ha avuto luogo al Pigneto, area urbana del Municipio Roma V.Dei titolari di due alimentari e di un phone center di origine indiana e un nordafricano che stava telefonando sono stati pestati con spranghe di ferro da un gruppo di ventenni, i quali avevano il volto coperto da un foulard con la svastica. Un vero e proprio raid razzista.
Pensiamo inoltre all’iniziativa avuta da CasaPound e Blocco Studentesco affiancati da un gran numero di studenti nel 2014 che, davanti a delle scuole di Roma, bloccavano l’ingresso dei bambini rom ed esponevano striscioni come “Stop alle violenze dei rom, alcuni italiani non si arrendono”. Manifestavano contro dei ragazzini impedendogli di entrare a scuola!
Questi avvenimenti, mossi da un clima da tolleranza zero nei confronti degli stranieri, di liberalismo e rabbia sono in aumento. Per questo è importante intervenire e parlare di antifascismo tra i banchi di scuola mirando a sensibilizzare i giovani che molto spesso aderiscono a simili ideali condivisi senza avere una piena conoscenza di questi ultimi o semplicemente per accodarsi alla maggioranza.
Bisogna, però, specificare cosa significa antifascismo oggi. Non si tratta di essere contro ad un periodo storico di cui ne facciamo senza dubbio parte. Racchiude un concetto molto profondo per il presente. Antifascismo significa: rispetto per il prossimo, di qualunque cultura o etnia, salvaguardia delle libertà fondamentali, condanna della violenza fisica contro i deboli, del sopruso, del razzismo. Tutto ciò rappresenta un modello, un ideale di mondo che la scuola, la famiglia e i media attuali raramente decidono di includere tra i loro discorsi.
Per questo, mentre i movimenti fascisti continueranno ad acquisire una certa visibilità e le tristi vicende come quelle di ieri si moltiplicheranno, non sarebbe male ripristinare l’efficienza e la capacità di uno strumento apparentemente politico come quello dell’antifascismo riconoscendolo come movimento importante e fondamentale in contrasto a tutte quelle società fondate sull’astio e risentimento che rischiano di caratterizzare il nostro futuro.