La cremazione è una pratica funeraria antica, una delle primordiali forme di “conservazione” di una persona estinta, perché – soprattutto nei legami affettivi più stretti – si è sempre cercato di coniugare l’esigenza di riporre le spoglie mortali senza “perderle” di vista, senza distruggerne il ricordo testimoniandone il passaggio terreno. L’uso di urne per la custodia dei resti mortali è, quindi, altrettanto ancestrale e l’esigenza di decorarle o dar loro una forma definita le rendono oggetti d’arte o che raccontano la storia dell’arte, funeraria in particolare.
La urne cinerarie a forma di casa
In Germania – nella regione dove il fiume Saale e Elba si incontrano – sono state rinvenute delle caratteristiche urne cinerarie a forma di casa risalenti all’età del ferro (circa il VII secolo a.C.). Le urne cinerarie a forma di casa sono tipiche della cultura pomeranica, cultura dominante nell’età del ferro in Germania. Le urne erano depositate in veri e propri cimiteri che sono stati utilizzati per secoli. La caratteristica forma a casa era probabilmente un elemento artistico dovuto a una forma di venerazione religiosa derivata dal contatto con le vicine popolazioni polacche.
Alcune urne a forma di casa sono state rinvenute anche in Italia, in particolare nel Lazio e nei territori popolati dall’antica cultura villanoviana. Il legame tra i reperti italiani e quelli tedeschi non è accertato, ma è certo che appartiene alla cultura italica l’uso delle urne cinerarie artistiche come quelle di origine etrusca.
Le urne cinerarie rinvenute nei sarcofagi etruschi
In varie località dell’Etruria – tra i secoli IV e I a.C. – sono state rinvenute diverse urne cinerarie i cui elementi comuni sono la rappresentazione di episodi e personaggi ispirati o tratti dalla mitologia greca. Le raffigurazioni rappresentano metafore delle virtù del defunto, servono a narrare la vita del defunto e affermare, per estensione, i valori della comunità di appartenenza. La particolarità di queste urne effigiate è la ripresa dei temi mitologici greci con i quali gli etruschi dimostrano di avere “confidenza” più per una questione di status symbol che per influenza passiva. Infatti, i miti riprodotti sono accuratamente selezionati e afferenti allo scopo, vale a dire quello di decorazione di urne cinerarie o sarcofagi; ciò rivela anche una profonda conoscenza da parte degli etruschi della cultura greca.
Le urne cinerarie etrusche sono state rinvenute prevalentemente nell’Etruria settentrionale dove la pratica cineraria era maggiormente diffusa e si tratta di manufatti artistici in alabastro anche molto preziosi e che denunciano anche lo status quo, l’importanza sociale del defunto all’interno della comunità di appartenenza.