Sono molte le variabili che lo studente fresco di licenza superiore deve esaminare.
Molte delle scelte prese durante questo delicato periodo influenzeranno decisivamente il futuro professionale e non solo della vita.
Come se non bastasse i tassi di disoccupazione galoppanti, di questo particolare momento storico, peggiorano il clima di profondo coas nel quale versa il/la diplomato/a.
Tra tutti i diplomati molti sceglieranno di porre fine alla loro carriera accademica ma molti altri sceglieranno di iscriversi all’università.
Coloro che si iscriveranno all’università dovranno confrontarsi con il problema che affligge lo studente universitario da sempre: i soldi.
Nella quasi totalità dei casi, infatti, chi studia non lavora e quindi per le risorse monetarie deve affidarsi alla famiglia; ma non sempre, soprattutto nel contesto economico attuale, le famiglie possono permettersi di sostentare un figlio che studia fuori sede così a cuor leggero.
La spesa che di più incide nel budget di uno studente fuori sede è sicuramente l’affitto.
Il costo di una stanza singola a Milano e a Roma supera le 400 euro, rispettivamente 460 euro nel capoluogo lombardo e i 410 euro nella città eterna.
Una prima soluzione sarebbe cercare un posto letto piuttosto che una stanza singola; infatti le cifre seppur rimanendo oltraggiosamente alte tendono a valori più eticamente corretti.
A Roma e Milano il costo ammonta rispettivamente a 300 euro e 320 euro, cifre ben distanti dai 410 euro e 460 euro delle stanze singole.
L’altra soluzione, utilizzabile solo se conciliabile con scelte riguardo l’indirizzo degli studi, è di scegliere di studiare nelle città economiche riguardo l’affitto.
Le città più economiche d’Italia riguardo gli affitti sono Catania e Palermo, con prezzi medi per le singole di 200 euro e per i posti letto di 150 euro.